Sognalarecensione-Le sette morti di Evelyn Hardcastle



LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE

Autore: Stuart Turton
Casa editrice: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 28 marzo 2019
Pagine: 523


TRAMA
L'imponente dimora di Blackheath House è la tenuta di campagna di Lord Peter e Lady Helena Hardcastle e si prepara a riaprire i battenti per la grande festa che i padroni di casa hanno organizzato per il ritorno della figlia Evelyn.
Diciannove anni prima quella stessa casa era stata teatro di una tragedia-la morte del giovane Thomas Hardcastle- che ha segnato profondamente la storia della famiglia.
Ora molti ospiti illustri stanno arrivando per prendere parte ai festeggiamenti eccentrici promessi dal padrone di casa, ma il clima goliardico viene spezzato da un altro evento tragico: Evelyn Hardcastle scivola nell'acqua del lago, morta per un colpo di pistola al ventre.
Risolvere il mistero legato a questa morte tocca a Aiden Bishop, che si ritrova intrappolato a Blackheath House fino alla risoluzione dell'omicidio in circostanze particolari: si risveglia in un corpo diverso, dove ha a disposizione una giornata per le sue indagini, per poi ricominciare il giorno dopo nei panni di un ospite differente.
Ma il tempo è limitato e qualcuno è ben intenzionato a impedirgli di scappare...


RECENSIONE
Sono bastate poche pagine per entrare nell'intricato mondo di Turton. Il romanzo si apre con un uomo che corre nel bosco senza sapere chi è o perché stia urlando il nome di Anna; la sua confusione è diventata subito anche la mia😅 
Un incipit che cattura immediatamente e ti spinge a continuare la lettura, trascinandoti in un vortice di intrighi e bugie.
L'autore è stato abilissimo a costruire intrecci utilizzando davvero un numero elevato di personaggi;molto utile si è rivelata la mappa a inizio libro, con l'elenco degli invitati alla festa e la piantina della casa che, lo confesso, ho usato ogni volta che compariva una nuova incarnazione 😆
Lo stile del romanzo è raffinato ed elegante, ma allo stesso tempo fluido e facile da seguire.
Per quanto riguarda i personaggi, non sono riuscita a empatizzare con nessuno di loro; tutti hanno segreti terribili e un lato oscuro 😈
Ognuno di loro è costruito ad arte, ingranaggio di un meccanismo complesso che muove Blackheath House; le incarnazioni di Aiden in particolare aiutano a comprendere le caratteristiche delle personalità che lo ospitano.
Ciascuno tende a emergere e a soffocare Aiden con i rispettivi caratteri e pulsioni, permettendoci di conoscere ad esempio l'indolenza di Ravencourt, gli istinti di Derby o la rigidità e i principi di Dance.
E' un romanzo in cui conta tantissimo il finale, e la capacità di trovare il bandolo della matassa, dopo aver inserito tanti dettagli e elementi da chiarire.
Devo ammettere che non mi ha deluso:l'autore è riuscito a quadrare i conti regalando una serie di colpi di scena, soprattutto sull'identità dell'assassino, assolutamente imprevedibili.
Molti hanno accostato questo romanzo a Agatha Christie e devo ammettere che ho trovato alcuni elementi in comune con Dieci piccoli indiani, seppur con una trama completamente nuova e originale.
Un messaggio positivo che ho colto dalle pagine è che nessuno è semplicemente buono o cattivo, ma il prodotto delle proprie scelte e quindi padrone di decidere del proprio destino.

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